top of page
Interno chiesa di S. anna 2.jpg

CHIESA DI SANT'ANNA

Una vita di fede

La fede è un atto personale: è la libera risposta dell'uomo all'iniziativa di Dio che si rivela. La fede però non è un atto isolato. Nessuno può credere da solo, così come nessuno può vivere da solo. Nessuno si è dato la fede da se stesso, così come nessuno da se stesso si è dato l'esistenza. Il credente ha ricevuto la fede da altri e ad altri la deve trasmettere. Il nostro amore per Gesù e per gli uomini ci spinge a parlare ad altri della nostra fede. In tal modo ogni credente è come un anello nella grande catena dei credenti. Io non posso credere senza essere sorretto dalla fede degli altri, e, con la mia fede, contribuisco a sostenere la fede degli altri.

(Catechismo delal chiesa Cattolica, 166)

LA NOSTRA STORIA

Rendiamo gloria a Dio

La Chiesa di Sant'Anna nacque come congrega, a qualche decennio dalla fondazione del paese, per merito dei sacerdoti Don Gregorio Riccio e Don Michele Riccio.

Fu elevata, quindi, a Parrocchia con bolla del 10 agosto 1785 ed assegnata a Don Gaetano Gigliotti che, prima di dedicarsi allo stato ecclesiastico, aveva esercitato la professione di avvocato.

La struttura non ebbe modifiche di rilievo fino al 1859, quando il parroco Don Ottavio Gentile avviò un consistente restauro.

​

«Quattro mura rustiche con le pareti interne annerite e sudice, un soffitto di tavole con pochi altari cadenti, ecco quanto si diceva Chiesa. Don Ottavio Gentile iniziò i restauri di ricostruzione in base ad un progetto ben definito. Prima edificò il presbiterio, man mano, demolendo la vecchia, rifece la nuova chiesa in bell’ordine architettonico ed assai più vasta della prima, e quando aveva già portato la sua opera in buon punto, avvenne la tragica fine di lui».

​

Nella notte tra il 14 e 15 gennaio del 1880 Don Ottavio fu ucciso a colpi di coltello e derubato

nella sua abitazione in via Indipendenza.

​

Per la prosecuzione dei lavori si formò una Commissione che, non trovando la disponibilità finanziaria per realizzare la volta progettata, ripiegò su un soffitto a cassettoni di legno che è quello esistente.

Nel corso dei recenti lavori, avviati ed ultimati nel 2010 grazie all'energica intraprendenza dell’attuale parroco don Fabio Rotella, oltre al rifacimento del soffitto della sacrestia rivelatosi pericolante, all'ammodernamento dell’ormai obsoleto impianto elettrico ed alla sistemazione degli intonaci delle pareti in più punti fatiscenti, si è voluto provvedere alla risistemazione, alla base del coro, della lapide  marmorea dello sfortunato d. Ottavio che merita di essere ricordato per quanto a questa chiesa ha dato e per quanto avrebbe voluto ancora donare.

​

Nel 2018 si è provveduto all'automazione e alla sistemazione del sistema campanario, mentre nell'estate  2019, si è dovuto provvedere alla sistemazione della Cupola del Campanile, gravemente deteriorata. i Lavori hanno riportato la Cupola alla sua bellezza originaria.

bottom of page